STAMI Regionale
STRATEGIE TERRITORIALI per AREE MONTANE e INTERNE della REGIONE EMILIA ROMAGNA
La nuova Agenda territoriale europea 2030, approvata a novembre 2020, è orientata a “Un futuro per tutti i luoghi” e ribadisce l’essenza delle politiche territoriali (governance multilivello, approccio “place-based”, impatti territoriali coordinati e coerenza delle politiche settoriali, cooperazione tra i territori).
Il Programma di mandato 2020-2025 della Regione Emilia Romagna e il Patto per il Lavoro e per il Clima hanno assunto con grande forza il tema degli squilibri territoriali in Emilia-Romagna, hanno indicato la priorità di colmare i divari
con politiche mirate ed una coerente allocazione delle risorse, hanno declinato obiettivi ambiziosi e stringenti per raggiungere questo risultato.
La Programmazione 2021-2027 è l’occasione per agire in tal senso e utilizzare i fondi della programmazione europea, in attuazione dell’Obiettivo di policy 5 “Europa più vicina ai cittadini”, a favore delle aree interne e montane attraverso tre modalità di intervento:
1. Riconoscimento delle peculiarità delle aree montane e interne, che riscontrano maggiori difficoltà di accesso agli strumenti e ai bandi messi in campo in attuazione dei programmi (criteri preferenziali, accesso semplificato, supporto, accompagnamento e altre iniziative che possano favorire la piena partecipazione anche degli operatori delle aree interne e montane);
2. Pubblicazione di bandi riservati o targhettizzati sui bisogni delle aree montane e interne;
3. Promozione di Strategie territoriali integrate, attivate dalla Regione con il concorso degli Enti locali ed elaborate insieme agli attori del territorio. Le strategie hanno l’obiettivo di favorire il protagonismo del territorio e l’elaborazione di visioni di sviluppo di medio-lungo periodo, anche finalizzate ad attrarre ulteriori risorse (da quelle nazionali ai programmi europei a gestione diretta della Commissione); le strategie territoriali, peraltro, consentono l’utilizzo complementare di diversi fondi per progettualità qualificanti (approccio multi-fondo) evitando la frammentazione che ne limita l’impatto.
Le sfide da affrontare (crisi demografica, emergenza climatica, trasformazione digitale, diseguaglianze economiche, sociali, di genere e territoriali) sono tutte di natura complessa e le politiche settoriali, pur necessarie, devono essere affiancate da strategie territoriali, capaci di attivare sinergie e collaborazioni per raggiungere i risultati.
Nell'ambito del Documento strategico regionale, la Regione promuove l’elaborazione di strategie territoriali con due declinazioni:
- Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile (ATUSS), che coinvolgono le nove città capoluogo di provincia, il Comune di Cesena con parte dell’Unione dei comuni Valle del Savio e quattro Unioni di comuni “avanzate” che rispettano i requisiti stabiliti nel DSR 2021-27 (Nuovo Circondario Imolese, Unione della Bassa Romagna, Unione della Romagna Faentina, Unione Terre d’Argine)
- Strategie territoriali per le aree interne e montane (STAMI), che coinvolgono i comuni più fragili e periferici della Regione con l’obiettivo di contrastare i divari territoriali. Oltre alle quattro aree pilota SNAI 2014-20, sono state identificate cinque nuove aree: Appennino Parma Est, Appennino Forlivese e Cesenate, Appennino Modenese, Alta Val Trebbia e Val Tidone, Appennino Bolognese, i cui perimetri sono stati approvati in via definitiva con la DGR 512 del 4 aprile 2022.
Le strategie territoriali sono sostenute prevalentemente attraverso il Programma regionale FESR, con il contributo delle risorse del Programma FSE+; concorrono in modo complementare Fondo sviluppo e coesione (FSC), altri fondi regionali e, nel caso delle STAMI un sostegno importante è atteso dalle risorse FEASR. Le Strategie promuovono le sinergie con gli altri fondi europei, a partire dalle ingenti risorse del PNRR a favore dei territori, i progetti di cooperazione territoriale europea Interreg e i programmi gestiti direttamente dalla Commissione europea (Orizzonte Europe, LIFE, Erasmus+, Europa creativa, ecc.).
Il percorso di elaborazione delle Strategie territoriali richiede un forte protagonismo dei territori e degli Enti locali, la Regione ha messo in campo a favore degli enti locali coinvolti nell’elaborazione di strategie un’azione di capacity building con l’obiettivo di rafforzarne le capacità di programmare e attuare interventi di sviluppo locale proponendo, tra le altre, Conferenze territoriali in tutte le province nel mese di novembre 2021 per presentare gli Indirizzi per l’elaborazione delle STAMI e avviare il lavoro dei territori. A Marzo 2023 tutte le 23 aree hanno elaborato una prima bozza di strategia territoriale e stanno lavorando con la Regione per condividere una versione definitiva.