SNAI nazionale e regionale
LA STRATEGIA IN ITALIA
Cosa sono le aree interne?
Sono territori caratterizzati da una significativa distanza dai principali centri di offerta di servizi essenziali (salute, istruzione, mobilità collettiva); una disponibilità elevata d’importanti risorse ambientali (risorse idriche, sistemi agricoli, foreste, paesaggi naturali e umani) e culturali (beni archeologici, insediamenti storici, abbazie, piccoli musei, centri di mestiere).
Rappresentano una parte ampia del Paese (3/5 del territorio e ¼ della popolazione), sono molto differenti tra loro e hanno traiettorie di sviluppo instabili ma con forte potenziale di attrazione.
Che cosa è la strategia nazionale aree interne?
L'Italia, nel Piano Nazionale di Riforma (PNR), ha adottato una Strategia per contrastare la caduta demografica e rilanciare lo sviluppo e i servizi di queste aree attraverso fondi ordinari della Legge di Stabilità e fondi comunitari.
La Strategia ha il duplice obiettivo di adeguare la quantità e qualità dei servizi di istruzione, salute, mobilità (cittadinanza) e di promuovere progetti di sviluppo che valorizzino il patrimonio naturale e culturale di queste aree, puntando anche su filiere produttive locali (mercato).
La Strategia nazionale è in capo al Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica
Come si attua la strategia?
Nel 2013 l’Agenzia per la coesione territoriale sviluppa il piano di attuazione della strategia.
Il processo di selezione delle aree interne – che interessano oltre il 60% del territorio nazionale ed il 7,6% della popolazione italiana – è iniziato nel 2015 ed è avvenuto attraverso una procedura di istruttoria pubblica, svolta da tutte le Amministrazioni centrali raccolte nel Comitato Nazionale Aree Interne e dalla Regione (o Provincia autonoma) interessata. La gestione è affidata a un Comitato Tecnico Aree Interne (CTAI), coordinato dal Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ogni area selezionata è stata chiamata a costruire la propria strategia compiendo quattro passaggi:
- BOZZA DI IDEE
Il Sindaco, referente o portavoce di area, coinvolge istituzioni, associazioni, cittadini, imprenditori e altri attori rilevanti nella redazione della 'Bozza di idee per la discussione', da inviare alla Regione e al Comitato tecnico per le aree interne, contenente un’idea guida per realizzare il cambiamento relativo ai servizi essenziali e allo sviluppo. - PRELIMINARE DI STRATEGIA
È il documento dove si iniziano a tradurre le idee guida in risultati attesi, con azioni, tempi e possibili fonti di finanziamento. Descrivere inoltre la sinergia territoriale e la collaborazione fra le amministrazioni, la comunità locale e gli imprenditori. - STRATEGIA D’AREA
I contenuti del precedente documento vengono declinati in schede-intervento e azioni specifiche, risultati attesi e indicatori di risultato. - FIRMA DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
L’Accordo di programma quadro con l’elenco degli interventi da realizzare diviene lo strumento concreto di attuazione della Strategia e viene sottoscritto dal capofila dell’Area interna, la Regione, i Ministeri coinvolti e l’Agenzia per la Coesione territoriale.
Nella programmazione 2014-2020 le aree progetto selezionate sono state 71 in tutta Italia.
LA STRATEGIA NELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA
Nella Regione Emilia-Romagna, la Strategia nazionale per le aree interne si coniuga con le altre politiche territoriali in atto, in particolare con la strategia di sviluppo rurale e la politica di sviluppo per la montagna. In Emilia Romagna sono state individuate 4 aree interne:
- Appennino Piacentino – Parmense
- Appennino Emiliano
- Basso Ferrarese
- Alta Valmarecchia
Nella nostra Regione la strategia interessa 71 Comuni di cui 35 area progetto (aree nelle quali indirizzare prioritariamente le azioni progettuali in attuazione della strategia e i finanziamenti) 36 area strategia (aree sulle quali potranno positivamente ricadere gli effetti del successo della strategia)
Le 4 aree interne hanno elaborato altrettante strategie. Attualmente tutte e 4 hanno presentato la bozza di strategia. Solo l’accordo quadro della strategia presentata dall’Appennino Emiliano è stato firmato da tutti gli attori coinvolti.