ASSE II La produzione di energia da fonti rinnovabili locali
Il tema di una gestione energetica orientata allo sviluppo delle fonti rinnovabili locali (2° comma punto f) dell’art. 72 della L. 221/2015) è da tempo oggetto dell'attenzione e dell'azione del territorio di progetto, che si è già impegnato in una forma congiunta (che ha interessato la totalità dei comuni dell’Unione e ha coinvolto la Stessa Unione) alla redazione nel 2007 di un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) per i comuni di Casina, Carpineti, Castelnovo ne’ Monti, Vetto, Toano, Canossa, Baiso e Viano, poi confluita nella redazione di un nuovo Piano di Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima (PAESC) giunto in questo 2022 alle soglie della adozione.
È tuttavia evidente la necessità di operare un'integrazione a scala sovracomunale dei contenuti di questi PAESC comunali recentemente predisposti, che se si sono avvalsi di una stessa agenzia tecnica e un format uniforme e coerente per la loro redazione, non hanno tuttavia considerato quella dimensione di più vasta scala necessaria ad inquadrare azioni di portata strategica per cogliere concretamente gli obiettivi prospettati e condivisi dai piani comunali in relazione alle indicazioni delle Strategie Europee e agli intenti del Convenant of Mayor che rappresenta la principale motivazione e legittimazione dei PAESC.
Questa esigenza è particolarmente marcata sul fronte della produzione di energie da fonti rinnovabili per le quali non sono indicati nei singoli piani specifici interventi capaci di supportare l’ambizioso obiettivo di portare il livello locale della produzione da tali fonti al livello del 34% dei consumi locali al 2030 partendo da livelli attuali registrati che sono – nelle migliori condizioni – attestati a un terzo dell’obiettivo assunto. Per di più le considerazioni svolte dai PAESC limitano il proprio sguardo alla sola tecnologia degli impianti fotovoltaici.
L’integrazione prevista da realizzare con l'azione inserita nel Programma Operativo della Green Community della Montagna del Latte, vuole innanzitutto colmare questo gap di efficacia dei piani esplorando il panorama energetico del territorio montano, con uno sguardo focalizzato sulla possibile realizzazione di specifici impianti e con più ampia visione territoriale il panorama delle iniziative perseguibili sino ad identificare un ristretto campo di progetti caratterizzato da ragionevoli attese di fattibilità.
Questa esplorazione curerà di prendere in considerazione una pluralità di possibili tecnologie (oltre al fotovoltaico, mini-idroelettrico, eolico e biomasse) così da poter offrire alle valutazioni successive una gamma di possibili alternative significativa, considerando anche il campo degli interventi che a vario titolo e in varia misura sono stati oggetto di proposte o indicazioni di qualche consistenza tecnica e argomentativa nel corso del recente passato ed evidenziando quelli, tra questi, da escludere da ogni successiva valutazione, pur sommaria, in relazioni a criticità evidenti tanto sotto il profilo tecnologico che ambientale.
Questa valutazione sarà accompagnata, per i possibili interventi meritevoli di attenzione, da una sommaria considerazione degli elementi caratterizzanti, sotto il profilo delle tecnologie indicate, del loro inserimento nel contesto territoriale, delle presumibili problematiche connesse agli iter autorizzativi richiesti ed espletati, degli effetti e degli impatti ambientali possibili e di eventuali problemi insorgenti di accettazione sociale, consentendo di restringere il campo di attenzione del Programma per la Green Community della Montagna del Latte agli interventi avviabili a una più o meno rapida cantierabilità.
Da questa rapida ricognizione strategica prenderà avvio un'importante azione per la redazione dei progetti di fattibilità tecnico economica per la realizzazione di impianti energetici da fonti rinnovabili rivolti ai quattro interventi individuati come i più promettenti di quelli a selezionati e proposti dalla integrazione sovracomunale e strategica dei PAESC cui si è fatto più sopra cenno.
La selezione dei progetti sarà volta a considerare, per il possibile, una pluralità di tecnologie e di fonti da impiegare, dal fotovoltaico all’eolico, dal micro-idroelettrico alle biomasse vegetali o animali, così da poter costituire un patrimonio di progettualità direttamente e immediatamente utilizzabile nella imminente stagione di interventi diffusi per il potenziamento integrato della produzione da rinnovabili sostenuto dagli investimenti del PNRR, ma anche di rappresentare il benchmark e il prototipo di riferimento per un ulteriore sviluppo dell’investimento su questi temi da parte del sistema locale. Anche per questo valore dimostrativo la progettazione di fattibilità dovrà considerare pienamente i profili di sostenibilità economica, sociale e ambientale dell’intervento e asseverarne i profili di fattibilità tecnica e istituzionale.
La redazione degli studi di fattibilità consentirà per un verso di alimentare la azione del Programma Green Community La Montagna del Latte con la concreta realizzazione e messa in esercizio di uno degli impianti considerati, e fornirà inoltre strumenti di grande importanza ed utilità per promuovere iniziative per la costituzione e il concreto sviluppo di “Comunità Energetiche” rivolte all’utilizzo delle risorse di cui all’investimento 1.2 Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo della Missione 2, Componente 2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La scelta del progetto verrà operata sulla base degli esiti dei progetti di fattibilità tecnico economica scegliendo quello per il quale la valutazione condotta in sede progettuale abbia dato indicazioni particolarmente convincenti, tanto in ordine alla efficacia dell’intervento che al suo dimensionamento economico rispetto alle risorse disponibili che, infine riguardo alla affidabilità del cronoprogramma di progettazione, realizzazione, collaudo e messa in esercizio rispetto alle inderogabili esigenze espresse dal PNRR.
Lo sviluppo della progettazione, la realizzazione dell’impianto e la gestione del suo esercizio prenderanno in adeguata considerazione tutte le misure e le attenzioni idonee ad assicurare per un verso la migliore integrazione dell’impianto nel suo contesto territoriale ed ambientale avendo in particolare riguardo alle esigenze di conservazione qualitativa e quantitativa delle risorse ambientali considerate.
Anche la realizzazione dell’impianto di produzione energetica da fonti rinnovabili sarà orientata alla opportunità di realizzare apprezzabili sinergie con diverse linee di azione incluse nel Programma Operativo per la Green Community della Montagna del Latte, quali ad esempio quelle rivolte al miglioramento della manutenzione e gestione forestale e alla valorizzazione plurima delle biomasse vegetali, ovvero considerate in un più ampio scenario di intervento proposto dalla attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.