
Il 27 settembre 2022 alle ore 20.30, presso il Cinema Teatro “Bismantova” di Castelnovo ne’ Monti, nell’ambito della rassegna TeatroParola , sarà presentato il progetto del Dott. Fabrizio ‘Nel paesaggio il filo delle storie’.
Educare al paesaggio significa tornare al principio e ricominciare a praticare un’azione semplice, camminare. Mettersi in cammino nel paesaggio lungo una traccia sconosciuta che nel tempo può diventare un sentiero, significa riappropriarsi di tutte quelle percezioni, stimoli, sensazioni, pensieri, che l’umile pratica della mobilità lenta inconsapevolmente, ha permesso all’uomo nel tempo spostandosi da un luogo all’altro esplorando e conoscendo spazi e mondi sconosciuti, di evolversi. Camminare nel paesaggio attraverso il semplice esercizio dell’osservare, si apprende e si fanno esperienze sfogliando un ipertesto scritto con grammatiche dimenticate. Per imparare a leggerlo abbiamo riattivato nella nostra scuola l’attività dell’esplorazione nel laboratorio territorio, utilizzando campi, boschi, prati, sentieri, i cortili delle scuole, le piazze. Nelle aule all’aperto attraverso la ricerca-azione è stato possibile individuare un infinità di situazioni stimolo, gli studenti vivendo direttamente l’esperienza, hanno risposto alla domanda: Cos’è per te il paesaggio? Guardando gli elementi che compongono i diversi paesaggi si sono posti domande, hanno trovato risposte, hanno elaborato idee giungendo a conclusioni molto semplici ma efficaci. Hanno incontrato strani personaggi immaginari come Lì e Là, oppure Urbano, ma anche persone vere come la signora anziana incontrata per caso che ci ha raccontato storie della sua giovinezza, l’autrice di una storia rielaborata successivamente per scriverne una nuova, oppure le storie delle famiglie dei bambini custodite gelosamente nelle fotografie degli archivi personali, che presentate alla classe sono diventate storie di quella piccola comunità, valori identificativi, basi per scrivere altre storie. Come in tutto il percorso l’utilizzo delle pratiche di didattica attiva e l’approccio maieutico sono risultati fondamentali perché ogni individuo, ogni classe ha seguito autonomamente la narrazione che si è venuta sviluppando. Nessuno adulto è mai intervenuto a cambiare il percorso del racconto perché i bambini sapevano benissimo come volevano raccontare spontaneamente la loro storia, con i contenuti che loro volevano mettere in quella storia.
Con il nostro progetto, con la nostra proposta pedagogica abbiamo proprio fatto questo, abbiamo iniziato un nuovo viaggio. Un nuovo viaggio di esplorazione nell’apprendimento di nuovi linguaggi scritti con grammatiche ai più sconosciute, soprattutto agli adulti. Linguaggi che per essere compresi non devono essere insegnati attraverso il travaso di sapere da un individuo all’altro, ma vivendo direttamente le conoscenze e le esperienze, nel paesaggio. Così facendo il pensiero e l’apprendimento diventano visibili e nel momento in cui si lavora collaborando con gli altri, ogni attività diventa una vera è propria social activity.
Fabrizio Frignani nasce a Milano nel 1963, vive a San Polo d’Enza (Re). Si laurea in lettere con tesi di ricerca in geografia ed, in seguito, ottiene un master di II° livello in Publich History . Dal 2014 insegna geografia turistica nella scuola secondaria di II°, presso l’IIS Nelson Mandela di Castelnovo ne Monti.
E’ componente del gruppo di lavoro per l’educazione al paesaggio presso l’Archivio Emilio Sereni, del Comitato scientifico della “Comunità di Cibo del Crinale 20-40″ della Regione Toscana, per la Strategia Nazionale Aree Interne Appennino Emiliano si occupa, come esperto di paesaggio, della qualità formativa inerente la sua materia all’interno del Laboratorio Appennino.