
Sono Novella Notari, vivo a Castelnovo ne’ Monti, ma sono nata sotto le Apuane, a Carrara. Ho studiato per 4 anni nella bella Bologna dove mi sono laureata in Scienze Politiche – Indirizzo sociale.
Dopo il diploma ho sentito il forte desiderio di esplorare altre realtà, il “paesello” mi sembrava troppo stretto, ma dopo la Laurea ho fatto di tutto per ritornare in montagna!
Cosa mai poteva esserci di più bello? La dimensione di paese non era poi così male, sapere di appartenere ad una comunità ti avvolge come un panno caldo, aprire le finestre al mattino e poter respirare ossigeno e contemplare vallate e cieli azzurri ti fa sentire semplicemente bene. In fondo in meno di un’ora si arriva in città … superfluo parlare delle potenzialità di Internet.
[1]Negli ultimi 21 anni ho avuto un ruolo di funzione di sistema, affiancamento progettuale e supporto organizzativo – amministrativo per il Comune di Castelnovo ne’ Monti, nelle aree che riguardano la Qualificazione scolastica territoriale (fino al 2016), le politiche giovanili e, da 5 anni, le relazioni internazionali.
Com’è nata l’idea di scrivere le progettazioni laboratorio appennino?
Quali obiettivi ti sei fissata?
Non ho partecipato alla stesura delle progettazioni laboratorio Appennino, ma sono stata coinvolta subito dopo. Il progetto è stato scritto con competenza, attenzione anche ai più piccoli dettagli e fiducia nelle persone. L’aspetto più interessante è che, pur essendo un progetto molto ben delineato, è rimasto aperto all’ascolto e alla continua rielaborazione, capace di cogliere i bisogni ed analizzarli per dare risposte concrete in un ottica di ricerca-azione.
Dopo i primi 2 anni di coordinamento del gruppo Laboratorio Appennino Lavoro quali considerazioni ti senti di fare in merito?
I protagonisti sono a tutti gli effetti il territorio e le persone, nel caso di Laboratorio Appennino: gli insegnanti, le dirigenti, gli studenti, le aziende. L’obiettivo di ciascuno è favorire, promuovere, mettere a disposizione di tutti, ed in particolare dei giovani, opportunità di crescita personale, culturale, professionale e sociale. Il percorso di questi primi 2 anni è stato un turbinio di incontri, contatti, scambi, relazioni, pensieri, progetti e, nonostante l’emergenza sanitaria, l’interesse e il coinvolgimento non sono mia venuti a mancare. Le strade che si è scelto di percorrere in parte esistono già, in parte le stiamo costruendo, ma ciò che ci preme di più è collegarle fra loro, metterle in valore, rinnovarle, tenerle sgombre da ostacoli e accessibili a tutti.
Quali cambiamenti ti aspetti di vedere in futuro grazie al lavoro svolto sulle progettazioni SNAI?
Se si riesce a dare continuità e a tenere in dialogo tutte le progettazioni, la Strategia Nazionale Aree Interne può diventare la chiave di svolta della Montagna, proprio perché stiamo ragionando e agendo in un’ottica di sistema e di sussidiarietà intellettuale, con un sguardo ampio che va oltre il hic et nunc, perché stiamo cercando di essere all’avanguardia e di mettere le ali partendo dalle nostre radici, dalla nostra identità. Concretamente a breve termine mi immagino una comunità educante sempre più consapevole del suo ruolo, che crede nei giovani, li accompagna nel percorso formativo e li sostiene nei loro primi passi. A medio termine mi immagino una popolazione di giovani adulti perfettamente integrati nel tessuto sociale, dinamici, competenti, protagonisti del presente, coraggiosi, capaci di sviluppare progetti e sempre più in grado di investire sul loro territorio in modo responsabile, sostenibile e imprenditoriale.
[1] [Appena laureata ho fatto qualche supplenza nelle scuole della montagna, alcuni incarichi presso enti di formazione professionali e su progetti per la promozione della lettura e l’accoglienza di bambini e genitori, rispettivamente presso la biblioteca e il Nido di Castelnovo. Ho poi avuto un incarico dall’AUSL per seguire il progetto Health Promoting Hospital e poi ancora nel 2000 dal Comune per l’affiancamento della rete delle scuole e delle amministrazioni, denominata CCQS (Centro di Coordinamento per la qualificazione scolastica) e delle politiche giovanili. Assunta a 36 anni dal Comune di Castelnovo ne’ Monti, dal 2016 mi occupo di Relazioni internazionali e Politiche giovanili.]
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