
L’Agenzia per la Coesione territoriale ha pubblicato la graduatoria dei vincitori del bando rivolto al finanziamento di ‘dottorati comunali’ da attivare nelle aree interne. Le risorse serviranno a finanziare corsi di Dottorato della durata di tre anni nei territori delle aree interne che si sono aggiudicate il finanziamento.
Sono state ben 110 le richieste di partecipazione. Tra queste, le prime 40 valide pervenute in ordine di tempo sono ammesse al finanziamento.
Ecco quali sono:
- Claut (Dolomiti friulane) con Università degli Studi di Udine, 75.000 euro
- Padula (Vallo di Diano) con Università degli Studi di Roma 3, 75.000 euro
- Morino (Valle Roveto – Giovenco) con Politecnico di Milano, 75.000 euro
- Gessopalena (Basso Sangro Trigno) con Università degli Studi di Teramo, 75.000 euro
- Sepino (Matese) con Università del Salento, 75.000 euro
- Rezzoaglio (Antola – Tigullio) con Università di Genova, 75.000 euro
- Sondalo (Alta Valtellina) con Politecnico di Milano, 75.000 euro
- Unione dei Comuni delle Madonie (Madonie) con Università di Camerino, 75.000 euro
- Chiavenna (Valchiavenna) con Politecnico di Milano, 75.000 euro
- Unione Montana Alpi Graie (Val di Lanzo) con Università di Torino, 75.000 euro
- Aritzo (Gennargentu Mandrolisai) con Università degli Studi di Sassari, 75.000 euro
- Unione montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni (Spettabile Reggenza dei Sette Comuni) con con Università di Verona, 73.735,92 euro
- Santaseverina (Sila e Presila), con Università della Calabria, 56.537,28 euro
- Gambatesa (Fortore) con Università degli Studi del Molise, 75.000 euro
- Montone (Nord Est Umbria) con Università degli Studi di Perugia, 75.000 euro
- Montella (Alta Irpinia) con Università degli Studi di Napoli, 75.000 euro
- Unione Montana Comelico (Comelico) con Università degli Studi di Verona, 73.735,92 euro
- Stigliano (Montagna Materana) con Università degli Studi della Basilicata, 75.000 euro
- Montorio (Alto Aterno Gran Sasso) con Università di Teramo, 75.000 euro
- Vallo della Lucania (Cilento Interno) con Università degli Studi di Napoli Partenope, 75.000 euro
- Isola del Gran Sasso (Valfino-Vestina) con Università degli Studi di Teramo, 75.000 euro
- Navafeltria (Alta Valmarecchia) con Università degli Studi di Bologna, 75.000 euro
- Calice al Cornoviglio (Val di Vara) con Università degli Studi di Genova, 75.000 euro
- Vallepietra (Monti Simbruini) con Università della Tuscia, 75.000 euro
- Deliceto (Monti Dauni) con Politecnico di Bari, 75.000 euro
- Cortemilia (Val Bormida) con Università di Torino, 75.000 euro
- Scigliano (Reventino Savuto) con Università della Calabria, 56.537,28 euro
- Monte Sant’Angelo (Gargano), con Università degli Studi di Foggia, 75.000 euro
- Molina Aterno (Gran Sasso Valle Subequana) con Università Gran Sasso Science Institute, 75.000 euro
- Vizzini (Calatino) con Università degli Studi di Palermo, 70.764 euro
- Bivona (Sicani) con Università degli Studi di Palermo, 70.764 euro
- Poggio Orsini (Alta Murgia) con Università degli Studi di Bari, 75.000 euro
- Resia (Canal del Ferro – Val Canale) con Università degli Studi di Trieste, 75.000 euro
- Paluzza (Alta Carnia) con Università degli Studi di Trieste, 75.000 euro
- Norcia (Valnerina) con Università degli Studi di Perugia, 73.735,83 euro
- Trezzone (Alto Lago di Como e Valli del Lario) con Politecnico di Milano, 75.000 euro
- Acerenza (Alta Bradano) con Università degli Studi della Basilicata, 75.000 euro
- Unione Montana della Valle dell’Ossola (Valli dell’Ossola) con Università degli Studi Piemonte Orientale, 75.000 euro
- Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano (Appennino Emiliano) con Politecnico di Milano, 75.000 euro
- Francavilla in Sinni (Mercure Alto Sinni Val Sarmento) con Università degli Studi della Basilicata, 75.000 euro.
Abruzzo e Friuli-Venezia Giulia sono le uniche regioni che hanno presentato e sono riuscite a ottenere i finanziamenti per tutte le aree interne dei rispettivi territori. Con ben 5 borse di studio, l’Abruzzo è anche la regione più presente in graduatoria, seguita con 3 da Basilicata, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia e Sicilia, con 2 da Calabria, Emilia-Romagna, Liguria, Molise, Umbria e Veneto, mentre una borsa di studio sarà finanziata in Lazio e Sardegna.
L’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano ha partecipato in collaborazione con il Politecnico di Milano aggiudicandosi il massimo del finanziamento disponibile.
Il progetto di ricerca dottorale concentra l’attenzione sull’analisi e valutazione della strategia SNAI per l’Area interna dell’Appennino Emiliano, anche in riferimenti al quadro generale del processo di disegno e attuazione della strategia stessa.
Il progetto si colloca nello spazio tematico che lega lo sviluppo locale (promuovere la ricchezza del territorio e delle comunità locali) e l’approccio alla sostenibilità (valorizzare le risorse naturali e culturali attraverso la creazione di nuovi circuiti occupazionali).
L’area Pilota dell’Appennino Emiliano ha incentrato la sua Strategia di Sviluppo locale “La Montagna del Latte” nel sostegno ai cicli produttivi tradizionali della zootecnia da latte finalizzata alla produzione di Parmigiano Reggiano di montagna individuandone un importante risvolto anche negli effetti di attenzione ecologica dei cicli produttivi per i “vincoli territoriali” che il disciplinare introduce nella direzione di una logica da economia circolare e accompagnando questa azione con lo sviluppo di progetti di ricerca (LIFE) sulla introduzione di tecniche di foraggicoltura volte a migliorare gli effetti di sequestro di carbonio sino a conseguire la piena neutralità dell’allevamento zootecnico rispetto all’impronta di Carbonio.
La ricerca del “Dottorato Comunale” presterà dunque particolare attenzione alle esigenze di integrazione interdisciplinare valorizzando l’approccio geografico per sostenere l’attenzione alle specifiche condizioni di sensibilità dei luoghi e porle in relazione con strategie e reti di cooperazione di più ambio raggio.
La ricerca affronterà inoltre questi temi anche nella prospettiva della definizione di strumenti di analisi e valutazione degli impatti delle azioni intraprese nell’ambito del progetto SNAI per l’Appennino Emiliano, con l’obiettivo di supportare l’attuazione e la gestione della strategia nel tempo.