
Realizzato il primo focus tematico del laboratorio di innovazione istituzionale rivolto al personale dei sette comuni dell’Area Interna Appennino Emiliano.
È iniziato a Carpineti il ciclo dei sette incontri di Appennino Futuro, il laboratorio di innovazione istituzionale che fino al 1° luglio interesserà tutti i comuni dell’Area Interna Appennino Emiliano per rafforzarne le tecnostrutture attraverso un modello di apprendimento condiviso, con l’obiettivo ultimo di una più efficace definizione e attuazione delle politiche territoriali. Una sperimentazione che mette al centro il personale comunale riconoscendone il ruolo cruciale nella realizzane degli interventi a partire da quelli afferenti alla Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI).
Il laboratorio è una sperimentazione avviata dal Formez PA, nell’ambito del progetto “La Strategia Nazionale per le Aree Interne e i nuovi assetti istituzionali”, che potrà essere estesa anche alle altre aree SNAI in vista della programmazione post 2020.
Ogni appuntamento, on line, è gestito da un singolo comune su un focus tematico particolarmente significativo per lo sviluppo dell’area su cui sono chiamati a interrogarsi i dipendenti di tutti i comuni del comprensorio in un percorso diagnostico, avviato da un esperto in materia, che fotografi quel particolare ambito e susciti risposte e soluzioni. L’obiettivo è renderli consapevoli del contesto in cui operano e dell’importanza di lavorare insieme per raggiungere i risultati programmati.
“Come valorizzare il patrimonio inutilizzato o sotto-valorizzato” è stata la sfida lanciata a Carpineti raccolta con grande interesse dai partecipanti consapevoli di essere attori di una sperimentazione che li vede protagonisti. Tutti gli elementi emersi dal confronto e dalle sollecitazioni dell’architetto del paesaggio Giuliano Cervi, esperto di turno, sono stati raccolti dal Formez e saranno restituiti nel corso di un incontro plenario insieme a quelli degli altri workshop per cercare di arrivare a soluzioni concrete sui temi affrontati.
Seconda tappa del percorso laboratoriale il prossimo 15 giugno a Casina. La sfida sul tavolo “Come razionalizzare l’offerta culturale specializzando le vocazioni e gli attori del territorio”.